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I migliori vini rossi italiani
Oggi si producono in Italia ottimi vini rossi in tutte le regioni, tra cui: Toscana, Veneto e Piemonte conosciute ed apprezzate in tutto il mondo per i loro grandi rossi. Ogni zona si caratterizza per la produzione di prodotti con diverse denominazioni come: Brunello di Montalcino, Chianti, Amarone e Barolo solo per citarne alcuni.
Come si produce un vino rosso
Il vino rosso è ottenuto dalla fermentazione di uve a bacca rossa. Durante la fase della macerazione il contatto del mosto con le vinacce fa migrare le sostanze contenute nelle bucce (antociani) e nei vinaccioli verso il liquido conferendo così al prodotto colore e aroma adeguati e distintivi. La macerazione può durare più o meno a lungo, con una macerazione corta (5/6 giorni) avremo vini giovani molto ricchi di colore, perché gli antociani vengono trasferiti al mosto nei primi giorni, con una macerazione lunga (circa 20 giorni) otterremo vini importanti da lungo invecchiamento.
La macerazione lunga è intrigante perché per padroneggiarla non basta l’analisi, occorre assaggiare, ed è questo il fascino, l’uomo che entra in sintonia con il vino.
Le fasi principali della vinificazione in rosso sono:
- Diraspatura per eliminare i raspi;
- Pigiatura dei grappoli in modo soffice;
- Fermentazione alcolica facendo venire a contatto il mosto e le vinacce, si moltiplicano i lieviti che iniziano la fermentazione provocando un movimento tumultuoso delle bucce, che vengono spinte verso l’alto dalla formazione di anidride carbonica sviluppatasi dalla trasformazione degli zuccheri;
- Follatura, fermentazione sommersa e rimontaggio per evitare la stratificazione in alto delle vinacce;
- Svinatura si separa il vino dalle fecce e dalle vinacce, dopo la svinatura il vino sosta qualche giorno in vasche per eliminare tutte le parti solide;
- Fermentazione malolattica che trasforma l’acido malico nel più aggraziato acido lattico per determinare un ammorbidimento del gusto;
- Affinamento può essere breve (qualche mese) oppure lungo (qualche anno) a seconda del prodotto che si vuole ottenere e dalla materia prima impiegata, ovvero l’uva di partenza. Il contenitore nel quale avviene l’affinamento influisce sul risultato finale. Vasche in Inox: usate per affinamenti brevi, l’acciaio non dà e non toglie, preserva le caratteristiche del vino. Vasche di cemento: usate per affinamenti brevi-lunghi, il cemento rispetta le caratteristiche del prodotto, è dotato di un buon isolamento termico e assoluta assenza d correnti elettrostatiche. Botti di legno utilizzate per i lunghi affinamenti, dove il prodotto necessita di una evoluzione e di grande struttura finale, la porosità del legno assicura una ossigenazione e dà inizio ad una serie di reazioni che portano gli antociani a legarsi con i tannini rendendo così il vino più morbido e dal colore più intenso.
- Imbottigliamento avviene alla fine dell’affinamento, la cui durata minima è stabilita dai disciplinari delle DOC, per alcuni vini è previsto un ulteriore affinamento in bottiglia, in questa fase l’affinamento si dice “riduttivo” poiché avviene in assenza di ossigeno. Durante questa fase la temperatura, il tipo di tappo, l’eventuale esposizione alla luce sono determinanti per la formazione di un bouquet gradevole.
Il prodotto, una volta sbicchierato, è caratterizzato da molte sfumature di rosso che dipendono dalle caratteristiche del vitigno da cui provengono le uve, dal metodo di affinamento a cui viene sottoposto il vino e dalla zona in cui è stata coltivata la vite.